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Famiglia Insieme propone un articolo tratto da
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tratto dal numero monografico:
il male che si può vincere - radiografia del tradimento

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04.07.2002

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Un gabbiano che sta per spiccare il volo.
Pagine leggere, pagine da leggere.
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dal Supplemento ad Avvenire del 26 maggio 2002, n. 53 Anno VI
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in questo sito:
Perdonami
A. Galli, giugno 2000
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Ti amo ma non ti sposo
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Selezione di articoli di Avvenire sulla famiglia

Otto separazioni su dieci sono determinate dalla presenza di una terza persona
La preghiera tra le armi per fronteggiare il rischio del tradimento
Sorpresi,
come dalle sorprese
del cuore

Editoriale di Luciano Moia


Telefona Raffaele, un amico che non sentiamo da tempo. È persona solare, vivace. Uno che ti dà la carica solo con il tono di voce. Quando poi racconta della sua famiglia, della moglie e dei figli, il suo entusiasmo mette il turbo. Sembra l'incarnazione stessa del matrimonio riuscitissimo.

All'improvviso la sua voce sembra come appannata, non trova le parole, incespica. E, fa capire, la causa del turbamento è proprio il suo rapporto di coppia.

Ma come, ci sono dei guai?

«Sì, una storia pazzesca. Non avrei pensato che fosse possibile. Eppure è capitato proprio a me. Credevo di non avere più nulla da imparare sull'amore e invece eccomi qui a riflettere su questa vicenda che... ». .. Un attimo d'incertezza, l'imbarazzo che si taglia con il coltello.

Vai avanti, che succede? «Ho un'altra storia... da sei mesi». Una lunga pausa, forse l'angoscia che sale, forse Il dolore per la ferita inferta alla moglie. «Ma no, Michela non sa nulla. La amo troppo per farla soffrire. Lei non dovrà mai sapere nulla». Ma Raffaele, ti rendi conto? Proprio tu che in parrocchia spieghi ai fidanzati il valore dell'amore fedele? Tu che leggi tutto quello che è possibile trovare sul significato del matrimonio indissolubile?

«Sì, sì, so tutto, credi che non ci abbia pensato? Sono sei mesi che ci penso. Eppure quello che mi sta succedendo supera le mie capacità di analizzare e di comprendere. Continuo ad amare intensamente mia moglie e la mia famiglia. Eppure, eppure... allo stesso tempo, amo con tutto il cuore anche l'altra mia... non so come chiamarla... ».

Ma è una situazione insostenibile, come fai a sentirti a posto con la coscienza? «Avrei detto anch'io la stessa cosa fino a sei mesi fa. Oggi mi darete del pazzo, ma mi sembra di poter amare con lo stesso trasporto e con la stessa intensità due donne. Aspettate, non dite nulla... Immagino già le vostre obiezioni. Ma io non tolgo niente né all'una, né all'altra».

Come hai potuto lasciarti andare in questo modo?

«Questo è il punto. Non mi sono per nulla lasciato andare. È un amore puramente spirituale. Un accordo di anime, una sintesi che coinvolge innanzi tutto l'intelletto... ».

Ma capisci che questa non può essere una giustificazio-ne. In ogni caso tua moglie è vittima di un tradimento. «No, assolutamente. A me sembra di non tradire nessuno. Come vi ho detto: non ho smesso di amare mia moglie. Anzi, se fosse possibile, la amo ancora di più. Mi sembra quasi che un amore sorregga e dia forza all'altro. Che un amore si rispecchi nell'altro, lo completi e mi dia, ci dia, nuova forza, nuovi motivi per andare avanti con entusiasmo».

In ogni caso, lo capisci, la situazione è semplicemente folle. E come fai a guardare ancora in faccia i tuoi figli senza provare imbarazzo?

«Mi rendo conto: all'esterno non potete che vederla in questo modo, ma a me sembra che sia possibile comunque raggiungere un equilibrio soddisfacente. Mi sembra di poter reggere... anche per le caratteristiche straordinarie di questo nuovo amore... ».

Che cosa avrebbe di tanto speciale?

«È amore intenso, gratuito, trasparente. Non lo abbia- mo cercato. Nessuno di noi due voleva imbarcarsi nella solita avventura di basso profilo. E non avevamo alle spalle motivi di insoddisfazione per farlo. È spuntato così, quasi offerto come un segno della Provvidenza».

Per favore, non bestemmiare...

«Sì, mi rendo conto del paradosso. Ma se tutto quanto di bello, di entusiasmante, di gioioso è dono di Dio, allora non riesco a capire come questa storia possa ave- re un'altra origine... ».

Non stai travisando la realtà? Non stai pretendendo di piegare Dio a quello che è soltanto un incidente?

«No, non è un capriccio. Se sapessi quanta sofferenza mi costa, quanti pensieri, quanti interrogativi... ».

Già, quanti interrogativi suscitano storie come questa.
Quanto mistero s'annida nelle pieghe di un matrimonio che si riteneva inossidabile e che, invece, dopo cinque, dieci, quindici anni di vita serena a due, pian piano comincia a cedere. Perché, ad un certo punto della vita di coppia, nonostante anni d'amore offerto e ricevuto, nonostante la presenza dei figli, nonostante tutto quel- lo che si è riusciti a costruire insieme, il progetto comincia a mostrare qualche debolezza e alle fine, in troppi casi, finisce per sbriciolarsi?

Le statistiche sono note. Ogni anno, tra separazioni e divorzi, ci sono in Italia oltre duecentomila persone che vedono naufragare la loro vita matrimoniale. In otto casi su dieci, ci assicurano gli esperti, la crisi e poi la rottura sono determinate dalla presenza di una "terza" persona. Che fare allora? Rassegnarsi alla deriva dell'in- fedeltà che, secondo la prassi corrente, non desta più alcuno stupore?

No, noi crediamo che le armi per fronteggiare quello che per la vita di una coppia è il rischio più devastante si possano e si debbano trovare. Conoscere le dinamiche dell'innamoramento e poi del "ri-innamoramento", come spieghiamo nelle pagine che seguono, è la prima condizione per non lasciarsi sorprendere dalle sorprese del cuore. Il proprio, innanzitutto, e poi quello del coniuge. Ma servono anche attenzione, fermezza, costanza, voglia di sorprendersi e di ricominciare insieme ogni giorno. Perché l'amore, anche dopo molti anni di vita a due, è un intreccio in cui la ragione e la volontà contano almeno quanto il sogno e la tenerezza.

Eppure non è sufficiente. Una coppia cristiana non dovrebbe mai dimenticare la preghiera. «Non ci indurre in tentazione», recitiamo nel Padre Nostro. Perché marito e moglie non dovrebbero dare a queste parole anche il significato di una specifica richiesta di aiuto per tenersi al riparo dal rischio dell'infedeltà? Perché una spiritualità di coppia non dovrebbe tenere presente che l'amore, se non viene alimentato e sostenuto con impegno quotidiano, anche nella preghiera, rischia come tutte le realtà umane di intiepidirsi e di dissolversi? Pregare per il proprio matrimonio, invocare il sostegno del Padre per non cedere alla deriva del tradimento, dovrebbe risultare allora prassi normale, consuetudine apprezzata di una coppia consapevole che la forza del proprio amore non si fon- da soltanto sulle sicurezze umane.

Luciano Moia

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