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Campo Scuola 2002

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d. Angelo Treccani - parroco di Roè Volciano - BS

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Un'oretta con
don Angelo Treccani
lasciando parlare il cuore su
COPPIA e MATRIMONIO
no alla possessività

11. Un'esperienza di spiritualità domestica

Ragazzi avete ancora un paio di minuti? Poi ho finito davvero. Ci sono ancora le ultime tre vignette che devono essere spiegate e sono importantissime.

Sono per me questi tre passaggi – possono essere discutibili ma penso che siano accettabili da parte di tutti - i tre fondamenti della spiritualità cristiana.

Credo che oggi, all’interno della comunità cristiana, manchi la capacità di fare una esperienza cristiana a livello domestico.
È il mio sogno creare un piccolo ambiente in cui accogliere due o tre coppie per volta, per fare con loro, come fine settimana, una esperienza di spiritualità domestica.
Noi tutti siamo intaccati dall’unica spiritualità che c’è in mezzo a noi, che è quella monastica, è una cosa molto bella, molto seria, però è quella per i monaci, per i frati, per i religiosi … neanche per i preti.
Queste tre vignette servono per ogni forma di spiritualità cristiana, perciò valgono anche per quella monastica, valgono per quella coniugale, per tutte le categorie dei battezzati.

l’amore di Cristo per la Chiesa
22. L’amore di Cristo per la Chiesa


Cristo e Chiesa sono due anelli: se perdo l’uno perdo anche l’altro. Il Cristo che salva, oggi lo incontro all’interno della comunità cristiana che molto spesso mi si presenta come una vecchia rugosa. Però ho la certezza che lì in quella comunità incontro il Cristo che mi salva. Io ho paura di tanti movimenti o di tante esperienze singole di quelle persone che pretendono di costruirsi un loro Cristo a loro uso e consumo:
è un fantoccio, è una caricatura, non è Cristo che salva.
Il Cristo che salva lo incontri in quella che usualmente chiamiamo comunità parrocchiale, anche se a capo di questa comunità o come punto di riferimento, come parroco, c’è una persona che può essere notevolmente … problematica. Perciò è la strada ordinaria, non dimenticatelo mai!

Nel ’68 la grande idea che circolava era questa: noi siamo affascinati dal Cristo, dal suo messaggio, ci fa problema la comunità cristiana. E qualcuno diceva che se Gesù fosse tornato, sarebbe stato Lui il primo a non riconoscere la comunità cristiana come la continuazione del suo messaggio.
Guardate che oggi potrebbe capitare il discorso opposto. Io ho due o tre esempi in mente: oggi è facile accogliere la Chiesa come entità benefica, di volontariato, molto importante dal punto di vista artistico, culturale …

È importante perché mi diceva quella tale:
"È libera la chiesa il tal giorno?"
"Perché?"
"Vorrei sposarmi."
"Ah si? Ma non ti ho visto …"
"Sono qui da poco però non è che mi interessi tanto. Però vorrei sposarmi in chiesa per un motivo: ho visto l’album delle foto della mia amica che si è sposata in Comune, una cosa così è davvero poverina; in chiesa le fotografie riescono meglio."
"Ehilà, non sono mica il gestore della sala parrocchiale! Sono un parroco. O tu sei disposta a fare un cammino di fede, per cui si potrà prendere eventualmente in considerazione anche il tuo matrimonio, senza darmi delle date di scadenza, o sennò, cara mia, vai altrove, sei libera di fare quello che vuoi."

Tu, Chiesa devi esistere:
"Ho firmato per l’otto per mille alla Chiesa, così sono a posto. Tu chiesa fai le scuole, io ci mando i figli…"

Ragazzi, a me è capitato di dover passare alcuni mesi cercando di svicolare l’incontro con una certa persona che non era dell’ambiente, ma siccome questo tale mandava la figlia a scuola da certe suore che in una mia precedente esperienza avevano una casa di incontro di spiritualità nella mia parrocchia, ho tenuto parecchie volte degli incontri per gruppi di ragazzi che queste suore portavano da fuori.

Una di queste ragazze, figlia unica di un certo signore della zona di Milano, dice al padre di volersi fare religiosa. Io non vi so dire cosa ha fatto quell’uomo per dissuaderla.
Ha minacciato tutti, compreso il sottoscritto: ecco perché ho dovuto svicolare, altrimenti se mi avesse incontrato mi avrebbe pestato.

Sapete quale è stato il risultato?
È tragico ma e così. Io sono aggiornato a qualche anno fa, poi non so se la situazione è cambiata, né mi interessa saperlo.
Questa ragazza ha detto: "Tu non vuoi che io metta a frutto la mia vocazione. Benissimo, io non faccio quello che vuoi tu, ti rimetto in mano l’azienda e me ne vado."
Ragazzi, si è ridotta sulla strada a fare la prostituta a Milano, non per scelta, proprio per sputare in faccia al padre il rifiuto della sua proposta. Ha fatto la scelta diametralmente opposta. Siamo di fronte a dei casi piuttosto paradossali, però … il paradosso alcune volte può veicolare dei messaggi veri: il rispetto della scelta di una persona.

Tutto questo discorso per dire "Cristo e Chiesa" e "Mando anche la bambina in chiesa, ma che non faccia il discorso cristiano, ci mancherebbe anche questo! Ormai oggi è fuori moda."

ogni esperienza d’amore rispecchia l’amore trinitario
23. Ogni esperienza d’amore rispecchia l’amore trinitario


Cosa vuol dire?
La Trinità, il Dio dei cristiani, non è un essere solitario, è comunità di amore. Il Padre, il Figlio e lo Spirito, profondamente uniti, al punto che insieme li chiamiamo con un solo nome, Dio.
Ma all’interno di questa comunione perfetta, il Padre, Il Figlio e lo Spirito mantengono la loro individualità e la loro personalità.
Ragazzi, attenti a quello che vi dico, queste cose io ve le comunico verbalmente, tu le puoi vivere sulla tua pelle. Quando i due, marito e moglie, diventano uno, possono diventare tre. Ecco il Mistero della Trinità.
Non credo, in otto secondi, di avervelo spiegato, il Mistero è inesauribile, però tu sei chiamato a comunicare anche a me, con la serenità della tua vita, questo tipo di esperienza, fortemente gratificante, che puoi vivere sulla tua pelle.
Quando quei due diventano una sola cosa, in quel momento può scattare anche il segno del figlio che fa in modo che i due generino una nuova creatura. I due, da uno che erano, sono diventati tre.

Il mistero è una realtà inesauribile, non in comprensibile!

Cristo comunica il suo amore: Eucarestia-Coppia
24. Cristo comunica il suo amore: Eucarestia-Coppia


L’ultima cosa.
Ogni domenica, Cristo, sposo della Chiesa, comunica il suo amore alla sua sposa, la comunità cristiana, nell’Eucarestia.

Ragazzi, tra Eucarestia e Matrimonio c’è una profonda simbiosi.
Eucarestia e Matrimonio hanno in comune questo stato di fatto: c’è sempre di mezzo un corpo che si fa dono:

  • nell’Eucarestia il Cristo dona il suo corpo alla sua sposa che è la comunità cristiana;
  • nel Matrimonio, marito e moglie si donano reciprocamente.
Se a tenere in piedi me Prete è la presidenza della liturgia Eucaristica, a tenere in piedi il Matrimonio-Sacramento è la vostra liturgia dei corpi, permettetemi, "liturgia erotica".

Se nella mia spiritualità portassi via la celebrazione della Messa, cosa mi resta in mano? Poco o niente.

Se nel tuo cammino matrimoniale porti via o sottovaluti la "liturgia erotica", cosa ti resta in mano? Poco o niente.

È Gesù, il Risorto, che ci convoca come fratelli alla mensa Eucaristica, questa è luogo della presenza del Signore fin dal primo istante perché riuniti nel suo nome.

È altresì vero che la formula consacratoria realizza sul Pane e sul Vino una nuova modalità di presenza del Cristo.

Ebbene, nelle parole della consacrazione è contenuto il DNA del rapporto coniugale: farsi dono l’uno all’altra.

Ecco perché tra Eucarestia e Matrimonio c’è una profonda unità, perché in entrambi i Sacramenti c’è di mezzo il corpo che si dona.

Pertanto la sessualità nel Matrimonio è luogo teologico nel quale Cristo dona la sua presenza-amicizia agli sposi.

Attenta, attento, attenta a non legarti troppo ai figli. Perché i figli avranno la possibilità di cogliere un ambito fortemente educativo, se marito e moglie vivono la "liturgia dei corpi" in maniera entusiasmante.

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Pagina pubblicata il 15 agosto 2003