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Campo Scuola 2002

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L'autore

d. Angelo Treccani - parroco di Roè Volciano - BS

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DILLO A UN AMICO

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Un'oretta con
don Angelo Treccani
lasciando parlare il cuore su
COPPIA e MATRIMONIO
no alla possessività

10. Alcuni accorgimenti pratici per un felice cammino matrimoniale (5)

  1. (PER LEI) Impara a complimentarti con tuo marito dopo che vi siete donati reciprocamente. Se gli dirai che è sempre più bravo lo farai veramente felice.

    Ragazze, prima ho spezzato una lancia in vostro favore e vi ho portato l’esempio dei capelli. E vorrei dirvi una cosa. La donna per sua natura ama vivere in vetrina, guardata da tutti. Se c’è un ambito della vita in cui l’uomo ama essere apprezzato è il dialogo a livello sessuale. Attente a quello che vi dico. Credo che non esista niente di più disarmante per un uomo di vivere questo tipo di dialogo a livello sessuale con la moglie senza che questa esprima delle grandi emozioni. Se a lui venisse in mente di provare con un’altra – non giustifico mai l’infedeltà, ci mancherebbe altro! – non diamo, per favore, la colpa solo a lui: c’è qualcosa che non funziona all’interno della coppia. Guardate che il dialogo a livello sessuale è molto, molto, molto, molto importante. Non sottovalutatelo!

    Io mi arrabbio è quando scopro qualcuno o qualcuna che mi dice, magari tranquillamente con l’idea di ottenere una mezza approvazione:
    "Ho raggiunto la pace dei sensi."

    Povera oca, eh!
    Non voglio raggiungerla neanche io la pace dei sensi come situazione fisiologica, ma come frutto di scelta si!
    Guardate che è molto pericoloso questo qui.
    Guardate che è molto importante che il dialogo a livello sessuale vada avanti con molta tranquillità anche quando si è superata la fase che potrebbe produrre eventualmente dei figli. Perciò non mollate su questo aspetto della vita.

    Ragazze, attente a quello che vi dico, ci capiamo al volo:
    "Qualche volta in meno il mal di testa; qualche volta in più l’iniziativa a questo livello parta da voi."
    Io giro sempre con delle pastiglie di Veramon, vecchio prodotto, ma con molte basta la scatolina, perché capiscono al volo, subito.
    Guardate che è importante, non sottovalutatelo!
    Sarebbe un discorso da utilizzare, da affrontare in un campo scuola.
    Davvero tante volte il tentativo di, permettetemi, negarsi al marito in maniera violenta, è frutto qualche volta di pura cattiveria o di una punizione da parte di lei.

    Occorre evidentemente: desiderio, parola, piacere, felicità.
    Se il marito non vuol parlare e vuole scaricare le sue pulsioni in un gesto che provoca solo piacere a lui, evidentemente la donna si sente manipolata.

  2. (PER LUI) Quando tua moglie si sta preparando ad uscire con te e ti chiede quale vestito deve indossare, nella risposta non essere generico o sbrigativo ma mirato e deciso. Lo indosserà anche fuori stagione.

    "Cosa mi devo mettere?"
    "Mettiti qualcosa!"
    No! Se dici così, lei capisce:
    "Son sempre quella, mio marito non mi apprezza più. Avrà in mente qualcun’altra?"
    Esprimi i tuoi desideri! Per qualche volta non te lo chiede più perché lei ha intuito:
    "Mio marito mi guarda con particolare interesse quando indosso questo vestito, dunque lo metto ed ho risolto il problema."

    Se esci con tua moglie e ti accorgi che cammina male, è perché ha le scarpe nuove. Guardale e di’: "Che belle!".
    Non dire che sono brutte altrimenti ne compra un altro paio…!
    "Sono belle!"

    È fatta così. Ma quando uno lo sa e non utilizza queste cose, scusatemi, è sciocco!
    Se so che per veicolare un messaggio devo essere attento ad alcune cose, come lei è attenta a me in altri ambiti, perché dobbiamo aiutarci, andiamo a vedere insieme quel minimo che si può fare.


  3. (PER LEI) Non ci sono amiche che meritano le tue confidenze o i tuoi segreti. Il tuo amico con cui vuoi condividere tutto resta solo tuo marito.

    Ragazze, mai come ultimamente, io benedico quelle donne che qualche volta vanno a prendere il the da alcune amiche e si fermano un paio di ore a cincischiare, a pettegolare.
    Fanno bene; fanno bene!
    Hanno bisogno di parlare, il marito l’è un söc, cosa fanno? Cercano delle possibilità di comunicare, meno male che ci sono le comari.
    Se parlano male del parroco, non sbagliano mai, evitate però in quei momenti di cercare di vuotare il sacco. È molto pericoloso questo!
    Alcune cose che competono al tuo cammino di coppia, che fan parte della tua intimità, non metterle mai in piazza! Perché ti accorgi che le puoi affrontare in maniera vincente, però una volta che tu le hai comunicate a qualche tua amica, ogni volta che la vedi, provi un certo disagio. È meglio evitare: parlate male del parroco e ci sono tanti altri argomenti, però lasciate perdere la vostra intimità, perché sono cose vostre.


    Cosa più seria è la conclusione:
  4. Ogni sera, tenendovi per mano, la vostra preghiera sia questa:
    "Signore porta a compimento l’opera che hai iniziato in noi"


    Però non la manina dell’asilo.
    Le due mani, via gli occhiali e via le lenti a contatto:
    non dimenticate mai che le barriere in alto ed in basso sono sempre pericolose, non esprimono mai amore.

    Guardandovi negli occhi: "Signore porta a compimento l’opera iniziata in noi".
    Vuol dire ricordare che voi state vivendo un progetto che parte da molto lontano.
    E se tu vivi questo progetto, sei chiamato in questo progetto, con quella persona che ti ritrovi accanto, a portare a maturazione tutte le tue potenzialità. Ipotizzare altri progetti vuol dire rovinarti la vita.

    Faccio un esempio sulla mia pelle. Io sono un prete e lo faccio molto volentieri e con molta serenità. Ammettiamo che un giorno mi venga in mente di piantar lì di fare il prete, potrebbe capitarmi, non lo so. Sicuramente, lo dico subito, sarebbe un fallimento per la mia vita, perché sono stato pensato e fabbricato da quella Mente Creatrice che mi ama per essere prete, ogni tentativo di scappar via da questo progetto è un fallimento garantito.

    Quante volte, io ascolto tutti, incontro delle persone che sono pluridivorziate, che sono passate dalla seconda alla terza esperienza. E alcune volte, sempre con molta delicatezza, devi far capire a queste persone che un problema non affrontato a suo tempo, si ripresenta oggi fortemente appesantito.
    Non era la persona sbagliata, c’era un problema e con quella persona dovevi affrontarlo. Hai voluto schivare l’ostacolo e ti sei messo in una seconda o una terza situazione, e il tuo problema te lo ritrovi ancora lì, magari ingigantito.

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Pagina pubblicata il 15 agosto 2003