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Famiglia Insieme propone un articolo tratto da
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GENITORI & FIGLI

tratto dal numero monografico:
il male che si può vincere - radiografia del tradimento

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04.07.2002

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"Pagine (da) Leggere"

Un gabbiano che sta per spiccare il volo.
Pagine leggere, pagine da leggere.
Per sorridere.
Per riflettere.
Per approfondire.
dal Supplemento ad Avvenire del 26 maggio 2002, n. 53 Anno VI
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in questo sito:
Perdonami
A. Galli, giugno 2000
C'era la famiglia ...
D. Boffo, maggio 2001
Ti amo ma non ti sposo
A. Mariani, novembre 2001
Gambarotta: «No, i parenti no!»
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Due cuori, una promessa
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Perché riescono tanti secondi matrimoni
Dino Boffo, dicembre 2001
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Selezione di articoli di Avvenire sulla famiglia

LA STORIA
Relazioni pericolose
Una giovane coppia, un bambino: lui troppo preso dal lavoro, lei confusa e annoiata.
E in ufficio spunta l'altro. Anna sfiora il fondo, poi grazie a un "mea culpa" reciproco rinasce l'amore.
E un nuovo figlio
di Antonella Galli


Anna, 32 anni, e Giorgio, 35, vivono in una cittadina alle porte di Milano. Sono sposati da 7 anni e hanno due figli, Marco, 4 anni, e Luca, 18 mesi. Anna lavora come segretaria in una società di consulenza, Giorgio è un libero professionista.

Durante i primi anni del loro matrimonio entrambi hanno riversato molte energie nella carriera. Dopo la nascita di Marco, però, le cose sono un po' cambiate. Anna ha gradualmente spostato le sue priorità, dedicando più tempo alla famiglia. Giorgio, invece, si è lasciato catturare dai ritmi frenetici della professione e dal desiderio di far crescere il suo ruolo sociale ed economico. All'inizio Anna apprezza gli sforzi e la tenacia di Giorgio, si inorgoglisce per i suoi successi. Con il passare del tempo, però, le sue continue assenze, le lunghe serate da sola, i ritardi, gli appuntamenti annullati, cominciano a diventare pesanti da sopportare. Giorgio dedica ogni minuto libero a Marco; per Anna, invece, e per il loro rapporto, sembra non avere più tempo disponibile. Nemmeno la sera: non appena tocca il letto, infatti, sprofonda nel sonno.

Anna è insoddisfatta, triste, "abbandonata". Sente di aver bisogno di stimoli nuovi: così, quando in ufficio le propongono di occuparsi in prima persona di un progetto importante, accetta senza esitazioni. Il nuovo incarico la rende euforica e in ufficio passa la maggior parte del tempo lavorando fianco a fianco con un collega impegnato sul suo stesso progetto.

E una persona di grande esperienza e professionalità, che sa valorizzare i suoi sforzi. Con lei è sempre molto gentile, la corteggia con discrezione, senza mai arrivare a metterla in imbarazzo. Anna è gratificata dalle sue attenzioni, dall'interesse che quell'uomo così importante dimostra per tutto ciò che la riguarda.


ALL'INIZIO C'ERA INCOSCIENZA POI ARRIVANO I SENSI DI COLPA
Fra loro nasce una relazione. All'inizio, Anna vive questo rapporto con allegra incoscienza e anche in casa è molto più serena e rilassata. Passata l'euforia dei primi mesi, però, in lei cominciano a emergere i dubbi e i sensi di colpa. Vorrebbe saper scegliere, decidere se rimanere con Giorgio oppure rinunciare a lui. Ma non riesce a farlo e continua a vivere nell'indecisione, in bilico fra menzogne e verità.

È il caso, in maniera del tutto banale, a dare una svolta alla vicenda: cercando di sistemarle il computer, Giorgio accede all'archivio della sua posta elettronica. E vi scopre un lungo elenco di e-mail, spedite tutte dalla stessa persona a sua moglie.

Anna non cerca nemmeno di negare la relazione, come se non volesse far altro che liberarsi di quel segreto. E quella rivelazione ne porta con sé un'altra, altrettanto sconvolgente: l'attesa di un figlio. La reazione di Giorgio è violenta, feroce. È così ferito dal tradimento della moglie da non voler nemmeno credere che quel bimbo in arrivo sia suo. Non lo vuole e cerca di costringere Anna ad abortire e a separarsi. Quelli che seguono sono giorni terribili, di grande sofferenza per entrambi. In casa l'aria è così tesa e cupa che persino il piccolo Marco si accorge che c'è qualcosa che non va, si intristisce, non ha più voglia di ridere né di giocare.

Vederlo così, con il visino corrucciato, scuote profondamente Anna e Giorgio e li induce a riflettere su tutto ciò che è successo. Entrambi arrivano alla conclusione che forse vale la pena di provare a fare qualcosa per salvare il loro matrimonio. Così, seguendo l'esempio di una coppia di amici che ha appena superato un periodo di profonda crisi, decidono di entrare in analisi.

Le prime sedute sono vissute un po' come se, di fronte a loro, non ci fossero due analisti ma, piuttosto, un "giudice" che deve decidere sul loro futuro. Lentamente, però, incontro dopo incontro, il loro atteggiamento cambia, si accorgono di essere più disponibili al dialogo, imparano di nuovo ad ascoltarsi.

LA RABBIA LASCIA IL POSTO ALLA CAPACITÀ DI COMPRENDERE
La rabbia vendicativa lascia il posto alla capacità di comprendere e di perdonare. E così, emergono il senso di colpa e la paura di Anna, ma anche la sua solitudine, la tristezza per quel forzato allontanamento dal marito. Giorgio, da parte sua, si confessa offeso e umiliato dal tradimento di Anna; pian piano, però, inizia anche ad ammettere la sua corresponsabilità in tutto ciò che è successo. In entrambi si fa strada la consapevolezza che l'aggressività e la rabbia ormai divenute parte del loro rapporto altro non sono che una disperata richiesta d'affetto, di comprensione, di un'ormai dimenticata intimità.

La riscoperta del profondo sentimento che ancora li lega cancella l'intenzione di Giorgio di separarsi e, anche se più lentamente, lo porta ad accettare l'arrivo del nuovo bambino.

La loro storia d'amore ricomincia da quel momento, sancita da un nuovo, breve, intenso viaggio di nozze, durante il quale Anna e Giorgio riscoprono il valore delle emozioni, della tenerezza e della sessualità. Ed entrambi si rendono conto di quanto abbiano ancora voglia di mettersi in gioco, giorno dopo giorno, per migliorare il loro rapporto e cercare di renderlo sempre più intimo e profondo.

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